mercoledì 23 dicembre 2009
lunedì 21 dicembre 2009
Seta
5a parte - capitolo terzo
Osserva dalla finestra i fiocchi di neve che imbiancano la sua terra e ritrova la bambina di tanti anni fa col cappottino rosso, infagottata sotto strati di sciarpa, cuffia, paraorecchie e guantini caldi, intenta a lavorare con amore per dar vita al suo pupazzo di neve che avrebbe custodito il giardino e tenuto lontano i mostri con la scopa.
Sorride, speranzosa.
Si veste in fretta ed esce di casa di corsa quasi come se avesse timore di non arrivare in tempo.
Ritorna lì, proprio in quel punto: il giardino è lo stesso, gli alberi sono gli stessi, solo qualcuno in meno che è invecchiato troppo in fretta, la casa, la collina, i prati, il cappotto è solo un pò più grande, ma quella bambina di tanti anni fa ora è lì, di nuovo, in un corpo di donna che ha sempre ritenuto scomodo, Gretha.
È sera inoltrata ormai, ma la luce del lampione si riflette in quel candore illuminando a giorno il paesaggio.
Inizia a disegnare a mani nude sulla neve. Non farà un pupazzo, questa volta. Disegna quella bambina col cappottino rosso, ora, e cerca la Luna da qualche parte... Chiede che possa riprendersi quel tempo per poter riscriverne la storia senza lupi cattivi.
Osserva dalla finestra i fiocchi di neve che imbiancano la sua terra e ritrova la bambina di tanti anni fa col cappottino rosso, infagottata sotto strati di sciarpa, cuffia, paraorecchie e guantini caldi, intenta a lavorare con amore per dar vita al suo pupazzo di neve che avrebbe custodito il giardino e tenuto lontano i mostri con la scopa.
Sorride, speranzosa.
Si veste in fretta ed esce di casa di corsa quasi come se avesse timore di non arrivare in tempo.
Ritorna lì, proprio in quel punto: il giardino è lo stesso, gli alberi sono gli stessi, solo qualcuno in meno che è invecchiato troppo in fretta, la casa, la collina, i prati, il cappotto è solo un pò più grande, ma quella bambina di tanti anni fa ora è lì, di nuovo, in un corpo di donna che ha sempre ritenuto scomodo, Gretha.
È sera inoltrata ormai, ma la luce del lampione si riflette in quel candore illuminando a giorno il paesaggio.
Inizia a disegnare a mani nude sulla neve. Non farà un pupazzo, questa volta. Disegna quella bambina col cappottino rosso, ora, e cerca la Luna da qualche parte... Chiede che possa riprendersi quel tempo per poter riscriverne la storia senza lupi cattivi.
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