mercoledì 29 luglio 2009

Seta

10a parte - capitolo secondo

Attraversa la camera coi capelli bagnati, avvolta nell'accappatoio rosso di ciniglia. Si abbandona sul letto chiudendo gli occhi. Una luce filtra dalla finestra tagliando in due la stanza,illuminando le sue gambe argentee e lunghe.
Si morde il labbro inferiore quasi impercettibilmente.
Il calore dei suoi pensieri riscalda più di qualunque sole accendendo il suo corpo. Ora quella pelle candida è come corde di un'arpa dalla melodia frenetica, penetrante.
I suoi seni turgidi premono sul tessuto quasi a volersene liberare. Le sue mani li sfiorano appena seguendo poi la linea ammorbidita dal tempo del suo corpo, con delicatezza.
Le sue gambe si aprono lentamente e quella luce ora illumina il fiore nascosto preziosamente nel mezzo. Le sue dita scorrono leggere ma decise fra i suoi petali come fossero quelle di Lui.

Lui vorrebbe nutrirsi di quel nettare come una farfalla assetata di Vita.
Lei, quel fiore, è lì.. e non desidera altro.

lunedì 27 luglio 2009

Seta

9a parte - capitolo secondo

Distesa nel prato col naso all'insù osserva la sua Luna. Cielo, quanto tempo era passato. E quanto ne aveva trascorso ad osservarla, negli anni, sempre colma di emozione.
Attorno qualche bagliore intermittente di stelle le illuminava gli occhi. Sapeva viaggiare con la mente per ore in quelle notti accese di Vita. Si, come un bambino che ha paura del buio ma lo affronta rassicurato dalla luce a forma di luna nel corridoio di casa: quella che ha messo mamma con amore dicendo che sarebbe stata la custode di tutte le notti buie e che così non avrebbe mai dovuto temere niente e nessuno. Ecco, le ricordava quelle notti al sicuro con la sua Luna Custode...

Ma in quella stanza dell'Uomo Nero no, non arrivava la Luna e non v'erano stelle.

martedì 21 luglio 2009

Seta

8a parte - capitolo secondo

La sua mente non aveva più demoni. Solo qualche ombra di tanto in tanto sul suo sorriso.
26 anni ma si sentiva come fosse rinata. Anzi, si sentiva la bambina che non era stata.
Poteva stupirsi per un tramonto o guardare le bolle di sapone alzarsi nell'aria e sognare di esserci dentro e di volteggiare in quelle sfere sfaccettate, leggera.
Aveva imparato a sorridere, oltre che a piangere. E lo faceva spesso. Non meccanicamente, come una bambola rotta: quel suono le usciva naturale e dolce, carico di vita.
I suoi occhi splendevano riflettendo quei sorrisi per troppo tempo negati.
Il suo mondo iniziava ad avere i colori dell'arcobaleno. Non aveva più bisogno di dipingerli per vederli. Poteva toccarli nel quotidiano.
I suoi sorrisi erano color girasole, le lacrime erano argento, non più sangue, i suoi occhi erano notti stellate.

Una Felicità che a volte le faceva Paura.

Non ci si abitua mai al Dolore.
Ma la Felicità..? Poteva abituarsi ad essa ed allo stesso tempo averne così Paura..?
P a u r a
che qualcosa potesse portargliela via, rubargliela.
Come il più ambito dei tesori.


La Felicità non ha catene e non si compra.
È un animale selvatico: viene, ti annusa, si lascia annusare, talvolta puoi accarezzarla per un pò, poi fugge o semplicemente se ne va. Così.
Senza Arrivederci o Addii.

martedì 7 luglio 2009

Seta

7a parte - capitolo secondo

Percepivo il suo profumo dalle scale. Pensavo fosse immaginazione.
Non mi aspettavo di trovarla ad accogliermi a casa con quel vestito nero e sottile che mi piace tanto che lascia intravedere le sue forme morbide e la sua pelle candida.
Ha raccolto i capelli con un fermaglio e qualche ciocca non fa a meno di ricadere ribelle sul suo viso, accarezzandolo.
Cielo, quanto è bella.
Mi disarma.
Lei sorride quasi imbarazzata dai miei sguardi pieni d'amore, quasi come se dai miei occhi riuscisse a vedere quanto è bella e se ne vergognasse un pò. E' qui che sprigiona una dolcezza che non trova parole.
I suoi seni riempiono la scollatura generosamente, come frutti pronti da cogliere.
La mia mente inizia a viaggiare.
Si avvicina cingendomi la vita e si muove come se stesse ballando un lento, di quelli visti nei film anni 50... e Lei, Lei è la mia dama.
Rimango immobile, estasiato.
Divento creta fra le sue mani.
Lei è così:
Tutto ed il suo contrario. Lei è fuoco ma anche acqua, terra ed aria.
Mi fissa con quegli occhi che non sanno mentire e quel che leggo dentro smuove brividi che mi percorrono la schiena.
Un passo lento e poi un altro seguito da baci sfuggenti. Le sue labbra risvegliano la mia pelle stanca. Non sento più la fatica di una giornata di lavoro. Con Lei mi sento leggero.
Le sue dita percorrono la mia nuca con movimenti circolari. Mi abbandono alle sue cure. Chiudo gli occhi e continuo a viaggiare.
Lei si spoglia. Lo sento dal calore dei suoi seni che premono sul mio petto tutta la loro esuberanza. Allungo le braccia per stringerla a me ancora più forte. Il suo respiro mi accarezza il collo.
Sussulto.
La lascio fare mentre mi adagia sul letto delle sue, delle mie voglie.
Un calore intenso mi avvolge.
La sento scivolare sul mio corpo ed ogni suo tocco amplifica il mio desiderio.
Lei lo sente e rallenta prolungando questa piacevole sofferenza.
Si avvicina alle mie gambe, sento il suo respiro su di me.
Le sue labbra scivolano giù fino ad accogliere il mio membro febbricitante.
La sua lingua scorre splendidamente sul mio sesso teso. Inizio a muovermi impercettibilmente seguendo quel tempo avvolgente in battere e levare.
La guardo mentre delizia il mio corpo e nutre la mia anima.
Mi eccita da impazzire.

E' una donna che ama, ora.
E' la Donna che Amo.

Sale cavalcioni su di me. Il mio sesso risale le pareti del suo scrigno ed inizia a cullarsi sopra il mio corpo regalandomi l'estasi ad ogni movimento.
Ansima.
Ascoltare il suo piacere amplifica il mio.

Apre gli occhi e mi sorride maliziosamente mentre il mio seme risale in Lei come nettare di Vita.