venerdì 24 aprile 2009

Seta

14a parte

Prima di leggere aprite questo video e tenetelo in sottfondo. D'obbligo. ^_^
http://www.youtube.com/watch?v=XEs4PTR-GaY

Succede, infatti.
Si ritrovano a passeggiare fra il verde del parco danzando fra gli alberi come folletti.
Lei lì, fra l'odore dei prati, il calore della terra e l'azzurro del cielo, si sente a casa.
Suoni di bonghi da laggiù..
Tum! tutu tum
Tum! tutu tum
Tum! tutu tum
..dagli alberi la in fondo un gruppo di ragazzi danno sfogo alla loro passione.
Sono mani calde che battono arte sulle pelli.
Loro due camminano seguendo quel tempo un pò selvaggio, come indiani nelle foreste.
Poche parole.

Si leggono in un silenzio pieno. D'un fiato.
A riempire le pagine vuote dei loro cuori.
Sdraiati sul manto erboso respirano quell'aria con gli occhi rivolti verso il cielo, cullati da quel suono avvolgente che segue il passo dei loro pensieri.
Si cercano, si trovano, si annusano e si rincorrono.
Liberi, com animali selvatici, si incontrano fra le pieghe dell'anima intrecciandosi amabilmente in una danza senza fine...
Tum! tutu tum
Tum! tutu tum
Tum! tutu tum

giovedì 23 aprile 2009

Omega Flare



Stasera non prendete impegni!

Ore 21.30 collegatevi al sito

www.radiodeinavigli.com

L'imperdibile intervista agli Omega Flare!

www.myspace.com/omegaflareband

www.facebook.com/pages/Omega-Flare/48844778371


Stay tuned :-)

mercoledì 22 aprile 2009

Seta

13a parte

Costeggia il lungo viale del Po che la porterà al parco. Adora quel posto.
Si imbatte in ogni dettaglio. Ora i suoi occhi si posano su una sequenza di alberi completamente nudi con i rami rivolti verso il cielo.
La colpisce ogni stranezza.
Probabilmente ciò che cattura il suo sguardo è invisibile agli occhi degli altri. Di quelli che non sanno guardare.
Ferma quell'istante in una foto. Riprende quelle braccia di legno vivo rivolte verso l'infinito. Soddisfatta.
Lui è a pochi metri da Lei, accovacciato su una panchina ai piedi di quelle creature spoglie, con gli occhi chiusi.
Lo vede.
Decide di osservarlo, qualche passo più indietro.
È sdraiato in posizione fetale con lo zaino sotto la testa. Verrebbe da cullarlo come un bambino.
Si avvicina in silenzio come un lupo che si muove nella sua foresta. Lo scruta. Lo annusa, con il cuore che le palpita in gola. Vorrebbe zittirlo pur di non rovinare quel momento.
"Se fossi una stagione in questo momento saresti... Autunno" dice piano.
Lui apre gli occhi in un sussulto.
"Hai letto nei miei pensieri e questi hanno preso forma. Ce ne hai messo di tempo però, Piccola Strega"
"Le magie non sono mai a comando. Succedono e basta. È questa la vera magia. Ma... Tsss... Deve restare un segreto"

sabato 18 aprile 2009

Seta

12a parte

Un respiro profondo a buttar giù l'aria di questa città che ha fatto un pò sua.
Si guarda intorno, sorridendo con gli occhi Lei, che sorride di rado.
L'ha vista mille volte questa città ed ogni volta ha saputo coglierci qualcosa di nuovo. Qualcosa che la riportava lì, ogni volta.
Lei, ingorda di Vita.

Si allontana addentrandosi fra le sue ampie strade come a seguire una nuova mappa del tesoro.
Ripensa a quello sconosciuto che ha fiutato più e più volte. Si è sentita al sicuro con lui, oggi.
L'ha fatta sorridere il suo accento ed è arrossita quando Lui le ha detto che la vedeva come una strega buona. Perchè si, con quegli occhi lì doveva proprio averlo incantato.
E non si accorge, forse, che sta ancora sorridendo per quell'incontro tanto inatteso.
Una strega buona.
Sorride come il giorno che le cammina dentro, oggi.
Magia.

venerdì 17 aprile 2009

Seta

11a parte

Il sole filtra dal finestrino illuminandole il viso e riempendo i suoi capelli di riflessi. Aggrotta la fronte un pò turbata.
Cerco di scrutarla senza opprimerla.
Mi diverte scoprire ogni sua sfumatura.

Il treno inizia a rallentare.
I suoi occhi si sono posati nei miei.
Impossibile non restarne incantati.
Fremo.
Non mi trattengo dal seguire con lo sguardo il contorno delle sue labbra.. mi perdo a pensare di sfiorarle, dolcemente...
Corro con la mente mentre il treno inizia a fermarsi, riportandomi alla realtà.
Lei è già sulla porta.

"Questa città è Poesia... Magari ci ritroveremo fra i suoi versi"
La sua voce si è fatta calda, quasi a volermi avvolgere in un abbraccio un pò triste.

Si volta, ancora un istante, a guardarmi.
Sorride, aprendo in due il cielo mentre scivola via.

giovedì 16 aprile 2009

Seta

10a parte

Le ore insieme a Lei su quel treno hanno viaggiato ad alta velocità... e così il mio cuore.
Comoda nei suoi jeans scuri ed una maglia che segna il suo corpo seguendo le sue curve. Da sbandare.
La felpa legata in vita e la sua tracolla grunge, la stessa che ho visto su di Lei tante volte lungo il viale di quell'insipida città.
Profuma di fresco, di prati in fiore. Sa di terra e di cielo.

Mentre parlava cercavo di cogliere ogni sua piccola espressione, guardavo i suoi occhi grandi come a voler scavare a fondo, oltre quelle stelle che vi brillano dentro. Nella sua notte.

Ora il treno ha quasi terminato la sua corsa.

mercoledì 15 aprile 2009

Seta

9a parte

Lui è sul treno che lo sta portando a Torino.
Avrebbe potuto tirare a sorte e lasciar scegliere al caso e invece ha seguito il suo istinto.
Cammina lungo i corridoi di quel treno, con passo veloce, alla ricerca di un posto tranquillo.

Lei è lì, appoggiata al finestrino, col naso all'insù e muove i suoi occhi grandi, assetati di conoscenza.
È dolce in quel dipinto di bambina.
Mi accorgo che il cuore mi si sta aprendo in gola.

I suoi battiti sembrano una danza tribale.

Raccolgo il mio coraggio.
Entro nella cuccetta.
"Scusami, posso stare qua?"
Lei si gira. Mi guarda. Sembra che in quell'istante le si siano accesi gli occhi a giorno.
Arrossisce.
"Certo!"
Silenzio.
Anche il suo cuore aveva aumentato i battiti.. Sembrava seguire i passi del treno sulle rotaie.
"Ti dispiace se apro il finestrino?" chiede, con un filo di voce
"Figurati! Faccio io."
L'aria l'accarezzava dolcemente.
Silenzio.
Imbarazzo.
Silenzio.
"Scendi a Porta Nuova anche tu?" azzardo
la sua voce esce melodica "si, appena posso fuggo lì. Adoro quella città. Tu ci sei già stato?"
"No, ho seguito solo il mio istinto"
sembra fiutarmi
"Non potevi far scelta migliore"

Sorride
Sorrido

martedì 14 aprile 2009

Seta

8a parte

La cosa che mi stravolge è il suo Essere, così lontana dal comune e al tempo stesso così familiare...
Sa stupirmi ogni volta.
Non puoi pensarla mai allo stesso modo: nel momento in kui inizi ad abituarti al pensiero Lei compare e ti toglie il fiato. Dalle piccole cose.
La vedi arrivare avvolta in strati scuri, come a nascondere la sua bellezza.. poi te la ritrovi davanti qualche giorno dopo esuberante e stretta in abiti che esaltano la sua femminilità, senza esagerare mai.
Come se in Lei abitassero i volti della Luna.
Profuma di notte e colora d'argento, tanto da ferire agli occhi.
E la cosa strana è che non necessita di nulla per apparire:
Lei È.

sabato 11 aprile 2009

...

A tutti voi, un augurio sincero..
Affinkè questi giorni vi/ci facciano riflettere.
Affinkè nessuno possa dimentikare e dimentikarsi.
Affinkè ci possa essere rispetto, non solo per noi stessi, ma per questa nostra terra e per i suoi abitanti.
Ke i nostri sguardi possano andare oltre... senza distinzioni di kolori, kredo o quant'altro.

Seta

7a parte

È seduta su una panchina all'ombra e non si cura degli sguardi dei passanti... Le gambe accavallate dove si posa un libro. I suoi occhi sono immersi fra quelle righe.
I capelli le cadono sulle spalle come carezze.
È assorta in chissà quali mondi.
Poesia. Si, Lei è Poesia.
Le si avvicina un cane color miele.
Lei sorride e inizia a parlargli.
"Piccolo, cosa fai qui tutto solo?", dice, guardandosi intorno. Lo accarezza, dolcemente.
Lui scodinzola.
Sono certo che si stiano sorridendo mentre con gli occhi parlano la stessa lingua.
Lo fiuta. Come un animale in un corpo di donna.

Lei è... senza guinzaglio.

mercoledì 8 aprile 2009

Seta

6a parte

Tutti qui attorno a me cercano riparo dalla pioggia e sbuffano mentre bruciano alcool e fumo a ripetizione.
Lei no. È ferma sotto la pioggia che scende lenta sui suoi capelli. Non si cura di questo. Sembra piacergli.
L'acqua inzuppa le sue ciocche scure che pian piano si attorcigliano in onde morbide ed umide.
Sorride mentre guarda il cielo, complice.
Alcune gocce ricadono sul suo viso, seguono la curva degli zigomi e scivolano lungo i contorni delle sue labbra.
Le raccoglie come fossero nettare. Come un cucciolo assetato di vita.
Mi guarda.
Un istante che vorrei fosse eternità.
Distoglie lo sguardo, quasi subito.
Brinda puntando il bicchiere in alto, alla luna.
La guardo, senza che mi veda. Brindo con lei, impercettibilmente.
Alla sua luna.


Sa d'inverno. Di neve e di camini accesi.

lunedì 6 aprile 2009

Seta

5a parte

È lì.
Stretta in una camicia che lascia intravedere appena il suo seno generoso ma delinea le sue forme, splendidamente.

Non si aspettava di vederla in questa notte di pioggia.

Lei.
I suoi capelli sono diventati lisci e scivolano sulla sua schiena.
Un pò di nero sugli occhi grandi e scuri che conservano un bagliore intenso e labbra naturali che catturano gli sguardi.
Lei è lì, così bella da far paura.
Così Lui non l'aveva mai vista.
I battiti del suo cuore accelerano, mentre Lui è inchiodato a pochi metri, nel buio del locale, a contemplarla.

Si avvicina un ragazzo a Lei, stringe la sua birra, fiero mentre cerca il suo sguardo.
Dentro me si agita l'inferno. Un brivido di gelosia mi pervade mentre stringo i pugni.
Lei è lì al tavolo, ricambia lo sguardo con un sorriso un pò tirato e si stringe nelle spalle guardandosi intorno, come a cercare qualcosa.
Ecco che si avvicina l'amica di sempre, la riconosco, con due bicchieri in mano. Sorridono.
Brindano.
Sorride.


La sigaretta fra le labbra.
Fruga fra le tasche della felpa ascoltando distratto un tizio che gli sta accanto. Il cappuccio in testa. Sorrido.
L'accendino.
Una fiamma ad illuminare il suo viso. Troppo breve.
Incontro per un istante i suoi occhi, mentre una nuvola leggera di fumo l'avvolge. Mi accorgo di arrossire in quell'attimo e distolgo subito lo sguardo.
Ha guardato nei miei occhi, probabilmente solo per sbaglio.
Già. Sarà sicuramente così.
Stringo il bicchiere e guardo al cielo.
Bevo.
Un sorso amaro di vita scivola nelle mie viscere.

domenica 5 aprile 2009

Seta

4a parte

Lui. Alto. Asciutto. Dal sapore mediterraneo. I capelli scuri e gli occhi grandi che possiedono il mondo.
Cammina sicuro per le strade di questa insipida città.
Un ciuffo ricade sul suo viso quasi a voler celare quel mondo agli estranei.
Permesso. Vorrei entrare e leggerti. Sfogliare le tue pagine con la delicatezza con cui avvicinerei una farfalla.
Jeans strappati e sbiaditi sopra a quelle gambe lunghe e magre, ben definite.
Vorrei essere fra quegli strappi di vita per ricucirli un pò.
Dita lunghe e affusolate. Mani che lavorano duro ma curate.
Alzo lo sguardo e mi fermo sul suo viso, ancora una volta.
Un dipinto di un cucciolo che si è fatto uomo.
Labbra splendidamente carnose che chiamano il peccato.
Linee morbide ma definite che racchiudono la dolcezza di un bambino e la sensualità dell'uomo che ha svegliato i miei sensi.
Vorrei annusarlo.
Come un animale che si avvicina all'ignoto.
Il mio istinto mi attira a lui.
Un passo avanti e un altro ancora.
Si muove.
Io...
Indietreggio fra i miei pensieri...

sabato 4 aprile 2009

Seta

3a parte

Frugo nervosamente fra le tasche dei jeans.. Accendino. No. Sigarette. No.
Passo spazientito le mani dentro la felpa. Cellulare. No. Panico.
Le chiavi di casa.
Sono stanco e voglio solo tornarmene nella mia stanza per abbracciare il mio basso e sciogliermi un pò.
Una voce dietro di me.
"Ehy, scusami" -un brivido mi percorre la schiena-
Non è una voce, ci giurerei. È la Sua voce.
Mi giro.
Lei è lì davanti a me e mi sorride, mentre un soffio di vento le sposta i capelli.
"Cercavi queste, forse" continua -ora colgo un pò di rosa sulle sue gote, quasi imbarazzata-, ma mi sorride.
Incontro i suoi occhi.
Ci vedo la notte.
E Lei... è la stella.

05.20 del mattino.

Apro gli occhi, mi guardo intorno ma è nebbia e Lei...
Non c'è.
Un rumore assordante.
La sveglia, maledizione.
È stata la "mia notte".
Mi alzo, spaesato..
Mi sembra di sentirlo, il suo profumo.

Ma il mio risveglio sa di caffè, senza zucchero.
Ripenso al sogno.
A Lei.
In fondo al cuore, ora, quel caffè non è più tanto amaro.

venerdì 3 aprile 2009

Seta

2a parte

Lui. La vede ogni giorno. Scende dalla sua auto e compie lo slalom fra le pozzanghere del viale. Stringe delle lettere. Si avvicina al solito bar e lascia cadere le buste nella cassetta postale poi cerca con ansia qualcosa nella borsa e sbuffa. Porta una sigaretta alle labbra, accendendola e si guarda intorno. Sorride, mentre si avvicina.. Sorrido, mentre il viale si riempie del suo profumo. È primavera al suo passaggio. Inizia a parlare con l'amica di sempre, si vede dai loro sguardi che si conoscono bene. A volte stanno solo in silenzio, Lei si gira coi suoi occhi limpidi e la guarda. Si capiscono all'istante. Gli ultimi tiri di sigaretta, una nuvola di fumo la accarezza mentre dai cespugli filtra un pò di sole che punta su di Lei.
Lei cerca sempre l'ombra in quel viale.
Quel raggio di sole le arriva come uno schiaffo. La sua espressione in viso si fa più cupa. Aggrotta le ciglia e sbuffa. Infastidita. Si alza dalla panchina e si rifugia nel locale adiacente con l'amica, anche oggi.
Resto lì ancora un pò a respirare quell'aria che mi dona ancora il suo odore.
Sa di donna e di bimba.
Profuma, profuma da fare male.
Lei è un fiore selvatico.

Seta

1a parte


Lei. Alta, ma non troppo, nè bionda nè mora, capelli lunghi, lunghissimi, da fata.. onde ribelli le incorniciano il viso, nascondendo un pò quegli occhi scuri, grandi e profondi.
Sguardo basso, spalle curve ed abiti ampi a seguire i suoi passi rapidi e felini. Labbra carnose disegnate su una pelle candida, ora imbronciate.
Vien voglia di morderla, tanta tenerezza -pensa Lui-, seguendo con gli occhi i suoi movimenti.
Lei è lì, a pochi passi, avvolta nella sua mantella nera che segue le sue forme, nascondendole un pò.
Lui è lì, a pochi passi, con la sua felpa comoda ed i suoi jeans strappati, a fissarla.
Lei se ne accorge, annusa gli sguardi che la trafiggono come lame, ma lui, lui non lo sa. Inizia a muoversi con movimenti meccanici ora e quel broncio dipinto sul viso ora si è fatto buio.
Lui ha riempito i suoi occhi di Lei. Lei, si guarda intorno infastidita da tutto, anche da sè stessa, pare. Si mette fretta. Una fretta strana. Le cade qualcosa che stringeva sul grembo come a tenere un bambino, non importa cosa sia, so che ora vorrei andare da lei e raccoglierlo. No, meglio. Vorrei essere quella stessa cosa per stare fra le sue mani, al caldo del suo grembo, pensa Lui.
Si è chinata biascicando qualcosa. La sua voce mi è arrivata calda, come una carezza.
Lei è seta...

Be me. Be different.

Questa volta non voglio cedere.
Non ascolterò i miei demoni.
Li lascerò bussare alla porta blindata del mio ma non avranno me.
Si prendano pure il mio ieri.
Io tesserò il mio presente, senza di loro.
Non sprecherò il mio tempo a leccarmi le ferite
né avrò tempo per ricucire gli strappi di una vita.
(Ri)comincio.
Da me.

giovedì 2 aprile 2009

And me

Se i miei pensieri, ad un tratto, prendessero forma si tramuterebbero in un drago che sputa fuoco su sè stesso ed io, io sarei acqua, fredda e rabbiosa come un fiume in piena e tu quell'aria fortefragile che sa accarezzarti anche nelle tormente....

mercoledì 1 aprile 2009

Noi(se)

Attendo il vento, quello ke ti scompiglia i capelli e smuove i pensieri più assopiti..
Bramo da sempre l’inverno kon le sue braccia fredde ad avvolgermi e gli okki di ghiaccio di un cielo senza tempo…
Sogno quelle coperte kalde in kui raggomitolarmi e ritrovare la pace…
Un solo kaldo.
Il fuoco del mio cuore ad accendere le mie voglie.
E Tu, Vita… Vuoi bruciare kon me?