domenica 19 giugno 2011

Seta

Gretha era irrimediabilmente convinta di non essere affatto attraente. Ad un solo accenno di complimento da parte di qualsiasi persona bastava un suo sguardo a sporcare quel momento: in quegli istanti i suoi occhi si dilatavano svelando un tunnel profondo e buio nel quale, bastava un pò di accortezza e sensibilità, la vedevi vagare spaesata ed impaurita come una bambina ...
Non sorrideva mai quando si parlava di Lei. Arrossiva cercando di nascondere quel malcelato disagio che le si appiccicava addosso come un marchio a fuoco che, ogni volta, tornava a bruciare....
Eppure era innegabile: bella la era eccome. Per i tanti sconosciuti che la incrociavano per strada, per gli amici di una vita, per i ragazzi coi quali aveva condiviso un pezzo di vita... Ma Lei non sapeva vederlo. Questo le negava crudelmente il sonno e la veglia era un incubo dal quale non riusciva a sfuggire.

...ed Io, Io bruciavo con Lei...

Avrei voluto scolpirlo nella sua mente e fra le pagine del suo cuore che Lei era cosí dannatamente unica.... Che la Natura non sarebbe mai riuscita a replicare tanto imperfetto splendore....