Sciolta, come neve al sole, quella parte che voleva urlare e affilare le lame contro il mio male… Non c’è rimedio al dolore, negli occhi di nessuno.
Non c’è rimedio a me, che mi insinuo fra le pareti dell’anima come catrame e sporco questo tempo che non tornerà più indietro…
Pugnalo i sorrisi e coloro di porpora i miei giorni.
Semino sbagli e raccolgo sconfitte interiori… in un giardino di rose io sono spine.
Anche le spine sono utili...ed a volte si può trovare più di quel "qualcosa" che si cerca in una sola spina che in un intero campo di petali e steli.
RispondiElimina"Semino sbagli e raccolgo sconfitte interiori". Frase stupenda che mi ricorda tantissimo la sottoscritta ^__^ Un caro saluto.
RispondiEliminaSpero che il seminare sbagli, non sia il proposito ma l'effetto distorto di questo, altrimenti fra un po' non c'è più nemmeno il profumo, delle rose...
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