mercoledì 12 agosto 2009

Seta

11a parte - capitolo secondo

Si ritrova in quella stanza buia. Non è sola. Una mano, non la sua, chiude a chiave la porta.
Quella stanza sarà la sua gabbia, dove il tempo lì ha il sapore amaro dell'eternità.
Quella bambina si stringe nelle gambe con tutta la sua forza. Ancora una volta.
Invano.
Sa cosa l'attende.
Nessun dio ad ascoltare le sue urla mute. Nemmeno sta volta. Stridono come unghie sui vetri in cerca di un appiglio che non esiste, le sue preghiere.
Si avvicina a Lei come un animale affamato e vìola il suo corpo, quel tempio acerbo e innocente, lasciando a brandelli la sua anima.
Chiude gli occhi, Lei, in quegli interminabili momenti, per sforzarsi di immaginare un mondo fantastico, ma è tutto terribilmente inutile.
L'eco del suo dolore è penetrante.
Lei, in quel buio senza uscita, vorrebbe soltanto sparire.
Il suo cuore trema stringendosi in un pugno intermittente che fa ancora più male di quel corpo inerme obbligato al piacere perverso di quell'essere. Non desidera altro che la fine ora.

Spalanca gli occhi, sudata. Il cuore le palpita in gola. Si guarda intorno. La luce filtra dalla finestra.
Quella bambina è svanita dall'incubo. Ora è lì sul suo letto. Al sicuro della sua fortezza.

Si alza in fretta e si dirige in bagno. Via in fretta gli indumenti.. Quei seni sono cresciuti da allora. Si è fatta Donna in fretta. Troppo. Ma gli occhi si, sono rimasti gli stessi.
L'acqua scivola lentamente sulla sua pelle, su quelle ferite indelebili che, a volte, bruciano un pò.
Preme la spugna insaponata a lavar via quello sporco...
ancora una volta.

7 commenti:

  1. l'innocenza rubata è la cosa che più mi fa male al mondo. Tu comunque scrivi divinamente

    Clelia

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  2. Questa è una parte della storia ke fa piangere per la crudelta' dell azione.. E' terribile quando, viene violata la tua anima e corpo. Terribileee...
    Sonya

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  3. La rabbia continua a vibrarmi leggendo queste cose,calmata dal pensiero e dallo stato di chi le subisce.Mi è stato trasmesso sulla pelle con tagli profondi e paure e urla silenti di dolore,quella che può essere solo una minima parte di un danno.Piango ancora per dove ha portato.

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  4. Ogni volta che si ricorda ci si sporcherà. Forse quando si smetterà di ricordare... forse quando si capirà di poter andare oltre... negando che sia troppo tardi. forse...
    Mi iscrivo di corsa, e ti aggiungo al blogroll.
    Continua a scrivere
    A presto :)

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  5. il tuo romazo a puntate mi sta conquistando ... sono d'acordo con dado


    un abbraccio da Londra

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