venerdì 2 luglio 2010

Seta

Se l'è preso il suo tempo, Gretha. L'ha ritagliato con forza dal cuore delle sue pagine ancora bianche.
Il Tempo. Suo e di nessun'altro.

Ha scavato nel suo dolore, l'ha guardato in faccia e non è scappata, questa volta. No. L'ha penetrato a fondo, cosí come il dolore aveva fatto con lei, più e più volte, estirpandone le radici con rabbia.
Vi ha impiantato un seme in quella terra, ed ora è germogliato.
L'ha chiamato il Fiore della Consapevolezza.
Il suo sapore è dolceamaro ed al suo interno scorre una linfa che pulsa incessantemente di Vita.
E da qui Gretha, ha ripreso il suo lungo cammino.
Senza l'ombra del suo passato.
Solo Lei ed il suo presente.

-Ha fiumi di pagine da dipingere a colori. Dove il rosso non è più sangue ed il nero non è più solo buio-


Senza
Demis

Ma questa è... tutta un'altra storia.

4 commenti:

  1. La consapevolezza sembra impossessarsi senza difficoltà alcuna della calura di un campo di grano alla stregua del riflesso del mare al tramonto. Visioni da imprigionare nell’animo.

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  2. cara Deasense nonostante le nostre incertezze, il nostro bruciore del passato, le nostre ombre, le paure dobbiamo, raccogliere l attimo presente la nostra consapevolezza, senza lasciarcela sfuggire. Ora adesso, piu' che mai.!

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  3. Sono d'accordo con Te Deasense ma purtroppo quel Silvio è ancora li... ma solo grazie al suo potere economico...
    grazie di essere passata buone vacanze

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  4. Scavare nel nostro dolore è anche quella un'esperienza appunto molto dolorosa...
    Ma attraverso quella, abbiamo la possibilità di rinascere... più forti, più sicuri; anche di fronte a noi stessi.
    Ricordo un verso di Ingeborg Bachmann: "Quel che ti separa, sei tu."
    Molte volte non è così: spesso sono gli altri, che ci separano!
    Ma forse possono farlo perchè intuiscono che non siamo completamente sicuri di noi e dei nostri sogni e desideri.
    Ciao!

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